Ultimo aggiornamento 07/11/2020 15:36
Feb 27, 2020 Redazione News dal mondo, Novità dalla ricerca 0
a cura di Gianfranco Schiraldi
Specialista in Pneumologia ed Oncologia
Pneumologo IRCCS AUXOLOGICO-San Carlo, Ospedali Capitanio e San Michele, Mi
già Prof. a c. Pneumologia Università di Pavia
Consulente Pneumologo Ministero dell’Interno (Polizia di Stato)
Queste possono essere considerate parole in libertà, a causa della velocità con cui si modificano gli eventi: è di ieri fa la notizia del contagio di un Dermatologo del Policlinico di Milano. E’ sicuramente un grande evento mediatico, ma fortunatamente molto positivo in questo caso, perché permette di aggiornare la popolazione sul come e dove proteggersi da quella che rischia diventare una vera e propria epidemia. Ascoltare Radio e Televisione ci avverte dove essere allarmati e sottoporsi alle apposite indagini in caso di malattia respiratoria (come nel caso del Lodigiano). Naturalmente comportamenti irresponsabili come quello del signore che è “fuggito” ad Avellino da Codogno, fortunatamente in auto – ma si sarà fermato a qualche autogrill ? – mettono a rischio la popolazione; fortunatamente ora sono stati messi dei posti di blocco che impediranno ulteriori comportamenti anomali.
Ci eravamo un po’ scordati delle epidemie avvenute nei secoli passati: le varie pesti, il vaiolo, la sifilide e l’Influenza “Spagnola” del 1918 che causò più morti della prima guerra mondiale. Più recentemente la SARS (sempre un Coronavirus) nel 2002/3 ci preoccupò solo inizialmente; i casi in Italia furono solo 2 ed entrambi guarirono. Un medico ed un infermiere si ammalarono di Ebola durante l’epidemia del 2014 in Africa e fortunatamente guarirono dopo il ricovero all’Ospedale Spallanzani di Roma.
Il Coronavirus (SARS) del 2002 mostrò una aggressività e mortalità molto maggiore di quella del virus attuale, ma restò relativamente confinato alla Cina. Questo, di minor aggressività, invece sta colpendo in più paesi del mondo ed è previsto che il suo cammino nelle varie nazioni continuerà.
In realtà si tratta di una forma simil-influenzale; i sintomi sono gli stessi: febbre, tosse a volte con catarro, raffreddore, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari, difficoltà respiratorie. Quindi in questo periodo in cui circola la comune influenza la diagnosi diventa difficile se non si hanno notizie di contatti con persone provenienti direttamente od indirettamente dalla Cina: infatti essendo nella stragrande maggioranza dei casi una specie di influenza banale con sintomi non particolarmente gravi , molte persone non verranno diagnosticate e saranno dei potenziali “untori” diffondendo la malattia.
Questa forma, come tutte le infezioni virali respiratorie, può causare una polmonite interstiziale che rende difficoltosa la funzionalità respiratoria in modo sempre più grave che portando alla necessità di ricovero in Rianimazione ed alla ventilazione con appositi macchinari, soprattutto nei pazienti oncologici o con preesistenti importanti patologie cardiache o respiratorie; ma anche in pazienti sottoposti a terapie immunosoppressive come nell’artrite reumatoide o nei trapiantati, ad esempio.
Il problema è capire quando e su quali persone eseguire gli appositi esami. Solo con gli appositi Kit può essere fatta una sicura diagnosi su campioni respiratori e del sangue. Poiché non è possibile valutare centinaia di miglia (o milioni) di persone a caso, bisogna mirare le persone da sottoporre agli appositi test. La metodica è molto semplice e collaudata da anni dagli Istituti per la cura della Tubercolosi (come ad esempio l’Istituto Villa Marelli di Milano); accurata anamnesi: da dove vieni?, sei stato a contatto con persone provenienti dalla Cina?, hai frequentato persone che sono state ricoverate per questa malattia? sei vaccinato contro l’influenza? provieni da località dove è già stato diagnosticato? quindi la visita ed una Radiografia del Torace e gli esami diagnostici specifici per il Coronavirus se ritenuto opportuno; successivamente, in caso di positività, verranno sottoposti a visita ed esami tutte le persone che sono stati a contatto con i contagiati.
Di per se stessa la contagiosità è molto più alta e veloce della comune influenza, anche la mortalità per quanto bassa è molto più alta: il 2% contro il solo 0,1% dell’influenza comune. Quindi, in Cina, se vi sono stati oltre 2.000 morti, lascio calcolare a voi se i casi di malattia sono stai 70.000 o di più, ma noi non possiamo fare altro che affidarci ai datti che ci vengono dati.
Il problema per il personale medico è l’istruzione su come comportarsi ed il rischio che corrono i Medici di Famiglia, dei Pronto Soccorso, ma soprattutto degli Pneumologi: la maggior parte dei pazienti che si presentano a visita in questo periodo hanno i sintomi che vi ho scritto. Cosa dobbiamo fare? Fare i test, ammesso che ci forniscano gli appositi Kit diagnostici a tutti i casi dubbi?
Altri problemi sono:
Sembra possibile non solo il contagio aereo e tramite le mani, ma anche per via fecale (non sicuramente confermata questa modalità). Attenzione quando andiamo in bagni pubblici.
Recente notizia di possibilità di recidiva in casi considerati guariti.
Abbiamo stabilito un periodo di quarantena di 14 giorni; ma un articolo su un altro Coronavirus dimostrava al possibilità di contagio fino al ventisettesimo giorno.
E la cura: esistono specifiche terapie?
In Cina stanno sperimentando una molecola antivirale ( già usata per l’Ebola: Remdesivir e stanno anche utilizzando miscele di antivirali; i comuni antivirali non sembrano esse utili.
Qual è stato il problema Italia: i passeggeri provenienti da località sospette sono stati sottoposti agli aeroporti a Termoscanner (misurava la febbre) ma non sono stati tracciati nei loro successivi movimenti come in Francia e Germania: quindi non è stato fin ora possibile risalire al “caso 0” il soggetto che ha portato l’infezione in Lombardia e Veneto.
Di seguito le Istruzioni fornite dal Ministero della salute:
– Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
– Evitare contatto con persone che soffrono di tosse starnuti
– Coprire con fazzoletto naso e bocca in caso di tosse starnuti
– Non assumere antibiotici ed antivirali se no prescritti dal medico
– Disinfettare le superfici con prodotti a basi alcol o cloro
– Uso della mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate
– Gli animali non diffondono questo coronavirus ( anche sembra provenire dai pipistrelli cinesi)
– Prodotti provenienti dalla Cina non sono pericolosi
– Più specifiche Istruzioni per i Medici
La prevenzione migliore è di evitare i posti affollati e le varie manifestazioni sportive, culturali, discoteche …
Inoltre disinfettarsi accuratamente le mani dopo contatto in luoghi pubblici e lavorativi, non darsi la mano: salutiamo solo a voce e, possibilmente, con un sorriso!
Ma soprattutto calma: non è la peste e fin ora solo 200 casi su 10 Milioni di abitanti, senza contare il Veneto.
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